CLASSE PRIMA 2012-2013


C L A S S E   P R I M A
Anno scolastico 2012 – 2013


Unità di lavoro 1 «INSIEME ALLA SCOPERTA DEL MONDO, DONO DI DIO PER TUTTI»
Periodo : settembre/ottobre metà novembre
Ambito Tematico 1: DIO E L’UOMO
Obiettivo di Apprendimento 1
Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo.
Ambito Tematico 2: LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI
Obiettivo di Apprendimento 2
Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali,  tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli.
COMPETENZE: l'alunno coglie il significato della storia biblica proposta come filo conduttore e si apre all'esperienza scolastica in modo positivo. Si impegna a conoscere i nuovi compagni e a partecipare in un clima di collaborazione. Osserva con stupore le meraviglie del creato. Apprende che per il cristiano il mondo e la vita sono doni di Dio. Nel dono della vita e della natura si evidenzia l'alleanza con l'uomo. Inoltre attraverso l'esistenza di sè e della vita intorno a   la bellezza e la varietà del creato, matura atteggiamenti di ammirazione e sensibilità ecologica. comprende che il mondo è una grande casa di popoli diversi voluta da un creatore che i cristiani chiamano Padre.
Accordi interdisciplinari:
Italiano: comprendere brevi testi cogliendone i contenuti principali.
 Arte e Immagine: utilizzare tecniche grafiche e pittoriche a fini espressivi.
 Ed. Ambientale: rispettare le bellezze ambientali e artistiche
Ed. all'affettività: attivare atteggiamenti di conoscenza di sè  e di relazione positiva nei confronti degli altri.
Attività:
Letture storie: "Che bello il mio nome" - "Colombo Cristoforo" - la storia di Noè - S. Francesco" - Giovannino Manotinta".
Giochi: "Giochiamo con le carte dell'arca".
Quaderno: l'arco dell'amicizia - la natura è un dono e va rispettata - il mostro smog - Le regole dell'amicizia.
Libro di testo: da pag. 1 a pag. 6 + attività collegate del "quaderno Arcobaleno" e delle "Pagine attive".
CD : Il racconto de "La creazione".

Unità di Lavoro 2 «CONOSCIAMO GESÙ» (prima parte)
periodo: dicembre, gennaio, 
Ambito Tematico 1: DIO E L’UOMO
Obiettivo di Apprendimento 2
Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.
Ambito Tematico 3: IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
Obiettivo di Apprendimento 1
Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.

COMPETENZE: L'alunno comprende che il Natale è, per i cristiani la festa della nascita di Gesù tra gli uomini; sa ricostruire la storia del Natale a partire dall'annunciazione ; riconosce nella figura di Maria la madre di Gesù e nel suo atteggiamento di fiducia la risposta positiva al disegno di Dio. Considera il messaggio del Natale come una buona notizia promessa di bene e speranza per tutti gli uomini.

ACCORDI INTERDISCIPLINARI
Italiano: comprendere brevi testi cogliendone i contenuti principali.
Arte e Immagine: utilizzare tecniche grafiche e pittoriche a fini espressivi.
Ed. all'affettività: attivare atteggiamenti  di relazione positiva nei confronti degli altri.

ATTIVITA':
  • "La casa annuncio" (l'Annunciazione) p. 3 Quaderno Arcobaleno
  • Lettura del racconto del Natale : Bianca e Angelo (tratto da "l'ora di religione " dicembre 2011). Nel quaderno rappresentazione di Bianca (di nome, ma nera di fatto). Costruiamo l'angelo p. 11 (quaderno arcobaleno de "L'ARCA" 123)
  • i segni del Natale






Unità di Lavoro 2 «CONOSCIAMO GESÙ» (seconda parte)
periodo: febbraio,marzo,aprile
Ambito Tematico 1: DIO E L’UOMO
Obiettivo di Apprendimento 2
Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.
Ambito Tematico 3: IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
Obiettivo di Apprendimento 1
Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.

COMPETENZE: L'alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell'ambiente in cui vive. Conosce e sa verbalizzare come vivevano i bambini in Palestina al tempo di Gesù, conosce la struttura delle case e lo stile di vita di Gesù nei suoi aspetti quotidiani e li confronta con gli aspetti quotidiani della sua vita. 
Riconosce il significato cristiano della Pasqua e identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento. Conosce alcuni segni legati alla risurrezione di Gesù e sa collegare tradizioni ed eventi. L'alunno comprende come nella Religione Cattolica rivesta una particolare importanza la morte e la risurrezione e nell'ascolto della vita di Gesù e della sua morte, la presenza del male (Le tentazioni) e la forza dell'amore.

ACCORDI INTERDISCIPLINARI
Italiano: comprendere brevi testi cogliendone i contenuti principali.
Arte e Immagine: disegni sulla vita di Gesù.
Ed. all'affettività: attivare atteggiamenti  di relazione positiva nei confronti degli altri.

ATTIVITÀ': le strategie didattiche che vengono poste in atto sono fondate sull'osservazione della realtà in un rapporto di complementarietà con il linguaggio verbale, con quello audiovisivo per guidare i bambini alla conoscenza del bambino Gesù e del suo ambiente familiare, sociale e religioso per permettere un primo passaggio dalla concretezza immediata, all'astrazione, dal sensibile allo spirituale. Contenuti: la famiglia di Gesù e il suo Paese. La vita dei bambini al tempo di Gesù: la casa, la scuola, i giochi e il cibo. La vita che rinasce a primavera, i contenuti evangelici della vita di Gesù compresi i mircoli più conosciuti e le tentazioni a Gesù da parte del diavolo.
Durante le lezioni vengono ascoltati vari CD corredati da fascicolo illustrato, della collana "le storie della Bibbia" ricche di immagini da copiare e colorare. 
Laboratorio : riprodotta la casa ai tempi di Gesù - i vestiti al tempo di Gesù.
prima della Pasqua la storia del chicco di grano e per festeggiare la Pasqua abbellimento delle finestre dell'aula. 
Verifica sul programma svolto.
Verifica 3 marzo


















La serie CD è questa e con l'aiuto di un "libro che parla" con la bocca della maestra abbiamo ascoltato la storia della Creazione che è raccontata nella Bibbia, il grande libro che parla di Dio e i primi miracoli di Gesù.


















Unità di Lavoro 3 «INSIEME NELLA CHIESA
periodo : maggio,giugno
Ambito Tematico 1: DIO E L’UOMO
Obiettivo di Apprendimento 3
Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.
Ambito Tematico 4: I VALORI ETICI E RELIGIOSI
Obiettivo di Apprendimento 1
Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.
Obiettivo di Apprendimento 2
Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità.

Competenze
Affrontando gli argomenti relativi alla Chiesa, l’alunno comprende di far parte, come cristiano, della comunità Chiesa e di essere quindi un tassello, un “mattone” di un qualcosa di più grande. Comprende poi i comportamenti adeguati per essere considerato cristiano.

Attività
La chiesa "casa" e la Chiesa comunità. 
I cristiani "pietre vive"
I comportamenti dell'amore.
Conversazione sulle paure. Lettura della storia "il castello incantato"  (rivista "l'ora di religione", ellecidi, mese di maggio 2013) e laboratorio nel quaderno. Attraverso questa attività il bambino comprende che un dono che non può mancare nella propria vita è la fantasia che lo può aiutare in molte fasi difficili e inoltre la fantasia può fare del bene al prossimo.
Il racconto del buon Samaritano.
Le attività sono state svolte in classe sia con l’utilizzo del libro di testo e quaderno operativo, sia attraverso laboratori e schede nel quaderno.







Oggi, dopo aver incollato a pag. 5 del libro di testo ("L'Arca 123") una immagine (anzi 2) di un animale e di una pianta e avere completato le paroline tratteggiate di pag. 5, ci siamo spostati a pag. 3 di pagine attive, sempre nello stesso libro. Ricordi? le pagine che hanno la base verde....
COSì ABBIAMO CONOSCIUTO "GIOVANNINO MANOTINTA".
ECCO LA SUA STORIA
GIOVANNINO  MANOTINTA
« Cinque sono i sensi dell'uomo, cinque le dita della sua mano. Sarà un caso oppure no? Se mi ascolti, te lo dirò! »
Tanto, tanto tempo fa le cinque dita della mano destra di Giovannino, un bambino vivace e curioso, si misero a discutere animatamente.
« Nel mondo ci sono tante cose meravigliose da assaggiare, da annusare, da vedere e da ascoltare e noi possiamo solo sfiorarle, toccarle o, al massimo, afferrarle. Non è giusto! Vogliamo anche noi sentire i gusti e gli odori, ascoltare i suoni, vedere i colori. »
Mago Abras, un vecchio mago sempre in vena di scherzi, sentendo le dita della mano discutere, decise di fare una piccola, divertente magia. Per un giorno intero i cinque sensi avrebbero tenuto compagnia alle cinque dita, permettendo ad una di loro di assaggiare le cose, ad un'altra di annusarle, ad un'altra ancora di vederle e alle ultime due di ascoltarle e di toccarle.
« Io che sono il più grande di tutti » - disse il medio - « voglio continuare a fare quello che ho sempre fatto: toccare le cose! »
« Io non so cosa voglio. » - aggiunse subito l'anulare.
« Io sono il dito che finisce sempre in bocca » - disse il pollice - « e così voglio assaggiare le cose. »
« E io sono il dito che finisce sempre nel naso » - gli fece eco l'indice - « e così voglio annusare le cose.»
« Io non so proprio cosa voglio. » - ripetè l'anulare.
« Io sono il dito che serve a grattare le orecchie » - disse il mignolo - « e così voglio ascoltare le cose.»
« E io non so ancora cosa voglio... » - l'anulare era proprio indeciso.
« I tuoi compagni hanno già scelto e quindi a te non rimane che vedere le cose. » - gli disse Mago Abras.
« Vedere le cose... ecco, è proprio quello che volevo. » - anche l'anulare era soddisfatto.
Il mago diede un nome ad ogni dito e poi, con una strampalata parola («Arkenstrattenwurendunnendakkenscioelen!!! ») diede il via alla magia.
Pollicino Makebuon (così era stato chiamato il pollice...) passò la giornata ad assaggiare gustosissime torte, frutti squisiti e deliziosi biscotti (ma gli capitarono anche amarissime radici, peperoncini che sembravano di fuoco e asprissimi fili d'erba verde).
Indice Profumin annusò il profumo dei fiori e la puzza delle mele marce, il gradevole odore delle frittelle e quello sgradevole delle polpette bruciate.
Medio Toccotoccotoc sentì quant'era soffice una piuma, quant'era morbida la lana, quant'era liscia la pelle di un bambino... quant'era dura una pietra, quant'era pungente una spina...
Anulare Vedolontan Vedovicin vide il verde luminoso dei prati, l'azzurro limpido del cielo, il giallo brillante dei girasoli, i mille colori delle ali delle farfalle.
Mignolino Sentiqwà ascoltò il rumore delle pietre che rotolano, il mormorare di un ruscello, il canto melodioso di un uccellino, l'abbaiare furioso di una cane da guardia, il pianto di un bimbo spaventato.
Alla sera le cinque dita sorridevano soddisfatte, ma le sorprese per loro non erano ancora finite. Durante la notte si sussurrarono l'un l'altra le mille sensazioni vissute durante la giornata e non appena il sole illuminò la stanza si accorsero... che erano diventate colorate! Ognuna di loro aveva preso il colore della cosa che le era piaciuta di più. La magia del mago aveva fatto anche questo!
Non dobbiamo però dimenticare che le cinque dita facevano parte di una mano e che la mano apparteneva ad un bambino. Cosa può pensare un bimbo che si sveglia al mattino e scopre che le dita della sua mano destra sono di cinque colori diversi?
« Hei, guarda qua, ho le dita colorate! Adesso devo proprio colorarmi anche il palmo della mano e lo colorerò col mio colore preferito! »
Così finisce la storia di Giovannino Manotinta (il nome glielo ha dato Mago Abras...), un bimbo le cui dita avevano avuto la possibilità, grazie ad una strana parola magica, di assaggiare, annusare, toccare, vedere e ascoltare le mille meraviglie che riempiono il mondo.


 IL MOSTRO SMOG









Il Gioco dell'arca di NOE'
La classe è stata divisa a metà. Al centro Giovanni nella classe 1C di Veggiano e Ahmed nella classe ID di Mestrino, hanno impersonato la figura di Noè, incaricato da Dio di salvare tutti gli animali, una coppia - maschio e femmina - di ciascuna specie. i bambini hanno riascotato la storia di Noè mimandola (pioggia, temporale, onde provocate dalla pioggia) e quando Noè ha iniziato a chiamare gli animali per entrare nell'arca, passando davanti a lui e facendo il loro verso,sono passati dall'altra parte della classe che rappresentava l'arca. Il gioco si è concluso quando tutti erano saliti, l'acqua della pioggia cominciava a scrosciare (i bambini battevano con un dito nel palmo dell'altra loro mano), tutto facevano il loro verso :CHE CONFUSIONEEEEEE!!!!

IL GIOCO DELLE COPPIE
A tutti i bambini vengono distribuite, a caso, delle carte con la raffigurazione di una specie di animali (maschio e femmina). La maestra chiama a caso un bambino che dovrà imitare con il verso o con gli atteggiamenti, l'animale della carta in suo possesso che ha scelto. A questo punto un altro bambino che avrà un animale della stessa specie tanto da formare una coppia, farà vedere la propria carta e insieme al compagno della stessa specie (maschio e femmina) potranno salire nell'arca.


Cari bambini, vi è piaciuto il gioco dell'arca di Noè?
Cosa hai compreso?
Come Noè ha imbarcato gli animali?
Perchè?

1C Veggiano : e' stato bello sentire la storia di Noè e colorare l'arcobaleno nel quaderno? Hai perso la scheda? eccotela, così potrai ricolorarla. Ricordati i colori dell'arcobaleno : giallo, arancione , rosso, verde, azzurro, indaco e violetta.






Oggi, 15 settembre 2012 ho conosciuto i vostri cari bambini. Come primo giorno abbiamo letto una storia, quella della topolina ........... che è stata rapita da un uccello rapace ma che poi alla fine si è salvata e in più ha dovuto dire ......... a molti amici che l'avevano aiutata. La storia si intitolava "Sofia piovuta dal cielo". Prova a ricordare le paroline che mancano.






Il programma di Religione Cattolica del primo anno si scuola Primaria si attiene a quelle che sono le indicazioni nazionali del  D.P.R. dell’11/02/2010 che pone questa materia nell’area linguistico-artistico-espressiva.
Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici che tengono conto della centralità della persona di Gesù Cristo. Questi ambiti sono:
- Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo;
- la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
- il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;
- i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.
Per ogni anno ci saranno gradi diversi di difficoltà che permetterà, alla fine della scuola primaria di avere raggiunto questi traguardi:
1)         L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali dell’insegnamento di Dio, insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
2 )        Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
3)         Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
Naturalmente per quanto riguarda il primo anno questi temi saranno trattati in maniera molto semplice adatta al grado di maturazione del bambino.
Il metodo di valutazione sarà su disegni e partecipazione in classe e sul comportamento/coinvolgimento mostrato dal bambino.
Le valutazioni sono ancora, per quanto riguarda la materia, formulate con dei giudizi (insufficiente, sufficiente, buono, distinto e ottimo).
Spero che ci incontreremo con i colloqui dei genitori tenendo presente che la particolarità della materia di Religione cattolica prevede l’assunzione da parte delle insegnati dell’insegnamento su 11 classi e quindi anche la difficoltà da parte mia di essere ovunque presente. 





PRIMI INCONTRI
Ciao cari bambini, ecco alcune schede che useremo durante l'anno, altre verranno aggiunte dopo le varie lezioni, alcune non le riconoscerete perchè magari utilizzate in un'altra classe prima.
Il nostro bel libro di testo si chiama "L'Arca 1 - 2 - 3". Questo vuol dire che ci servirà per tre anni e quindi MI RACCOMANDO, tenetelibene, non perdeteli e adessovedremo di lasciarli a scuola, almeno per quest'anno.
Cosa ci serve? Ci serve un album da disegno e un astuccio con colori, matite, gomma, ecc... tutto quello che serve per le altre materie serve anche per religione. Intanto vi presento un personaggio molto importante per la nostra storia. Si perchè da oggi incominceremo a raccontare storie vere, scritte in un libro bellissimo.


e dopo di questo personaggio aiutiamo la maestra Laura che anche quest'anno avrà più di 230 alunni, a ricordare chi siamo quando siamo in classe



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